sabato 16 gennaio 2021

Beniamino Gigli incontra il compositore Lorenzo Perosi - 23 dicembre 1932

 


"... Venni da Recanati a Roma, accompagnato da un mio fratello, col proposito fermo di essere assunto nel coro della Cappella Sistina. Vana speranza; amara delusione, ché la mia età era di poco superiore a quella prescritta per l'ammissione alla Sistina. Da allora son trascorsi più di venti anni. Ieri, trovandomi presso Castel Sant'Angelo, i vecchi e non spenti ricordi si ridestarono; e, detto fatto, mi trovai sulla soglia della sua cameretta presso la casa di fratel Damaso. Non vi entrai subito. Mi arrestai ad ascoltare il maestro che suonava al piano, una pagina di musica classica col suo inimitabile magnifico tocco. Poi mi trovai, e con quale e quanta commozione, dinanzi a don Lorenzo. Si rievocò, naturalmente, il tempo della mia mancata ammissione al coro della Sistina. 
E Perosi: «Adesso, caro Gigli, si farebbe un'eccezione, quanto all'età, visto i progressi che l'ex mancato corista ha fatto»
Risposi: «Ben lieto e felice, ma ad una condizione, di cantare qualche 'a solo' di musica perosiana»
Così colsi l'occasione  per pregarlo di comporre un pezzo per la mia voce. Sarebbe il solo modo per compensarmi della 'protesta' e della delusione subite, allora.
Perosi sorrise, dicendo che la sua musica valeva così poco che non poteva interessare un'artista come me. Ah, la modestia sconfinata d'un musicista così geniale! Ma, a furia d'insistere, mi accomiatai da lui con una mezza promessa. Io sogno, pregusto già la gioia d'interpretare una pagina sublime del grande Maestro! ..."

-Intervista a Beniamino Gigli - Roma, 23 dicembre 1932


Pubblicato a cura
dell'Associazione Beniamino Gigli
e del Centro Internazionale di Studi per il Belcanto Italiano
"Beniamino e Rina Gigli" di Recanati







Nessun commento:

Posta un commento