venerdì 16 settembre 2016

Il segreto di Gigli stava nel canto...



Ricordo di Beniamino Gigli
di Bruno Baudissone

..."Il segreto del nostro tenore stava nel canto, che sgorgava sempre fluente, spontaneo, ma severamente controllato da una magistrale organizzazione vocale, nella quale si evidenziavano la perfetta intonazione, l'omogeneità d'emissione in tutta la gamma (le quattordici note "senza una incrinatura, senza una macchia" di cui parlò Gara) la morbidezza del canto, pronta a piegarsi alle più sottili sfumature, alle più calibrate messe di voce, il timbro splendido, talora venato di malinconia, ma pronto ad arroventarsi e a squillare nello slancio ascensionale, il magnifico controllo dei fiati"...


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