mercoledì 15 dicembre 2021

Concerto perosiano con Beniamino Gigli ("Natalitia" - "Il giudizio universale") - Natale 1937

CONCERTO PEROSIANO (con "Natalitia" ed "Il giudizio universale") - Natale 1937

Concerto perosiano con Beniamino Gigli :

Un interessante concerto vocale e orchestrale viene trasmesso per tutte le Stazioni italiane ed alcune di Europa, dalla Radio Vaticana, nel giorno di Natale. La direzione del concerto - al quale partecipano l'orchestra dell'Eiar, il coro della Cappella Sistina e rinomati artisti italiani, fra i quali Beniamino Gigli - è affidata a S. E. Lorenzo Perosi. Il programma è dedicato interamente alle composizioni dello stesso Maestro, per merito del quale le antiche forme musicali dell'arte sacra italiana rivivono oggi con spirito moderno. A Lorenzo Perosi infatti è toccata la gloria di dar nuova vita a l' "Oratorio" antico, forma d'arte che immortalò i nomi di Haendel, Scarlatti, Mozart e Bach e le cui ricorrenze artistiche dal Settecento al Cinquecento italiano di Filippo Neri.
Nel concerto dunque - che presenta anche una recente "Cantata Natalizia" in prima esecuzione - sono compresi alcuni frammenti di uno dei più noti e grandiosi oratori del maestro: "Il giudizio universale". Questo Oratorio ebbe la sua prima esecuzione al Teatro Costanzi di Roma l'8 aprile 1904 e gli toccò la rara ventura di essere rieseguito poco dopo nella Sala regia del Vaticano alla presenza di Papa Pio X, illustre mecenate del Maestro - allora giovanissimo ma già noto e acclamato ovunque -, il quale lo aveva voluto direttore della Cappella Sistina.
Come in tutti i lavori dell'illustre Maestro anche in questo Oratorio domina un'ispirata e spontanea efficacia melodica, ed una forza descrittiva di effetto vibrato ed intenso. Il libretto è di Pietro Misciatelli, e Giulio Salvatori, poeta gentile e delicato. Vi aveva aggiunto due inni in italiano: l'inno della pace e quello della giustizia. I solisti, tenore (Gesù), soprano (Angelo della pace) e contralto (Angelo della giustizia), si alternano con cori di angeli, di beati, e di dannati. L'orchestra sorregge, accompagna e commenta.
Il lavoro suscitò allora al suo primo apparire, ed in seguito ad ogni esecuzione, i più larghi consensi della critica e del pubblico.
Il pensiero di innalzarsi con la propria arte all'altezza meravigliosa da cui Dio domina e giudica l'umanità, è stato un atto così coraggioso da meritare al Maestro le più cordiali simpatie. Ma ciò che avvince e avvincerà sempre nella musica del Perosi è la sua schiettezza. Egli parla al cuore e con la semplicità del linguaggio delle creature sincere e pie.

("Radiocorriere", 19-25 dicembre 1937)

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